Sede di ROMA - via Vespignani, 1 • Sede di RIPOSTO (CT) - via Roma Nord, 6 • |
info@esagera.com |
Rassegna Stampa - PER CASO O PER AMORE |
|
|
19/10/2010 |
|
Gufetto.it |
titolo articolo: |
Per caso o per amore @ teatro de' servi Roma |
Al centro di Roma i cittadini scoprono ogni giorno nuove vie, nuove storie e nuove meraviglie. Via del Mortaro 22 è una di queste. Nei pressi della celebre Via del Tritone, il Teatro de’ Servi è un angolo d’arte tutto da scoprire. Dal 12 al 31 ottobre è in scena “Per caso o per amore”, commedia scritta e diretta da Benedetta Buccellato. Protagonisti Marco Cavallaro e Cristina Odasso, con la partecipazione in video di Alessandra Costanzo, Franco Trevisi, Caterina Corsi, Stefano Corsi e Gianna Piaz.
Sul palco Palli e Zara, due ragazzi che si incontrano “per caso”. Due vite, due storie, due mondi diversi possono scoprire di avere in serbo lo stesso destino.
Palli è laureato in fisica ma lavora come agente immobiliare, vittima di una vita in cui i sogni non si possono accostare alla possibilità di realizzazione. Zara è una ragazza cecena, nel cuore un tragico passato, strappata alla sua vita dalla guerra sovietica e alla ricerca di un ritorno alla vita “normale”. L’incontro casuale dei due fa nascere una nuova speranza di successo, un ricerca dei sogni perduti.
Benedetta Buccellato è autrice e regista. Si è diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e laureata in Storia del Teatro. Dal 1975 ha lavorato in Teatri Stabili, in Compagnie private e Cooperative interpretando ruoli di protagonista femminile in messinscene teatrali ma anche al cinema e in televisione. Ha lavorato in famose fiction quali “Incantesimo”, “Un prete tra noi”, ha condotto la trasmissione culturale “Un mondo a colori” per Rai 2, scrive per la radio e per il teatro. L’ultima sua opera è proprio “Per caso e per amore”, in cui è percepibile tutta la sua esperienza e professionalità.
L’intero spettacolo (100 minuti circa) si svolge in una sola stanza in cui gli attori hanno la capacità di evocare luoghi, persone e ricordi. Ciò è reso possibile dalle dimensioni del palco, abbastanza piccolo per mettere in comunicazione empatica protagonisti e spettatori, e abbastanza grande per proiettare l’immaginazione in una realtà di emozioni che va oltre la recitazione e la scenografia di Mauro Paradiso. Una recitazione resa confidenziale dall’assenza di microfoni. Scene di vita verosimili, problemi e dialoghi che attingono a verità storiche. “Non si tratta di una vera e propria commedia”, dichiara M. Cavallaro, ma più precisamente di un’attualità discussa in toni ironici ma riflessivi.
Giulia Paciotti