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 NEWS -  01/07/2013
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  Rassegna Stampa  -  RISATE AL 23° PIANO
 
data di pubblicazione:  
22/04/2008
nome testata articolo:  
www.livecity.it
titolo articolo:  
“Risate al 23° piano”: satira e risate ai piani alti del Teatro Vittoria di Roma
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Al Teatro Vittoria di Roma, dall’8 aprile al 4 maggio 2008, l’Associazione Il Globo presenta “Risate al 23° piano” di Neil Simon, con Claudio Insegno, Marta Altinier, Marco Cavallaro, Ilaria Giorgino, Franco Mannella, Stefano Messina, Sabrina Pellegrino, Renato Sannio, Roberto Stocchi; scene di Francesco Scandale, musiche di Jacopo Fiastri, costumi di Enrico Gimelli e regia di Claudio Insegno. Claudio Insegno, in uno spettacolo dentro lo spettacolo, ci regala una performance di alto livello tra ironia, deliri e confronto continuo con i suoi autori. Siamo nel 1953, in America, al ventitreesimo piano di un edificio sulla 57sima strada. Più precisamente nella stanza degli autori di un noto programma televisivo di satira, il “Max Prince Show”. Max è un personaggio televisivo esilarante molto famoso che ogni sabato sera tiene incollati allo schermo milioni di americani. La sua dipendenza dai tranquillanti che ingurgita ogni sera in gran quantità, accompagnandoli con l’alcool in un mix micidiale, ed i suoi deliri accompagnati da manie di persecuzione ne fanno un personaggio difficile da capire ed amare, con cui la comunicazione è praticamente impossibile. Max, però, ha dalla sua un gran cuore e un’indole generosa ed accondiscendente che dimostra nel rapporto con i sei autori del suo show, i preziosi collaboratori che scrivono le battute che lui reciterà davanti a milioni di persone. Quel giorno non è un giorno felice, perché la NBC ha deciso di tagliare mezz’ora dello show di Max, e così il capo e gli autori cercano di far fronte alla situazione e allo stesso tempo di scrivere le battute del prossimo spettacolo come durante un giorno lavorativo qualsiasi. Non si sa se riusciranno o meno a far emergere la loro comicità intellettuale controcorrente in un mondo in cui dilagano oscenità e trivialità, tenendosi lontani dalla facile tentazione di “vendere la merda” a telespettatori ormai assuefatti alla mediocrità, ma quel che è certo è che sono una squadra unita pronta a combattere, qualsiasi sia l’esito della battaglia. Il grande mattatore Claudio Insegno è il faro guida di questo spettacolo esilarante e dal ritmo incalzante, colui che conferisce alla follia insita nel personaggio di Max una sconfinata umanità. Gli altri attori lo seguono all’unisono, tra battute che vanno al di là del loro lavoro (sono profondamente ironici anche nella vita “reale”) e movimenti scenici armoniosi, specchio di una perfetta consapevolezza dei tempi comici. Ciascuno di loro, con il carattere, la provenienza geografica e l’esperienza personale, apporta un qualcosa di unico a Max e al suo show. Ed è anche per questo che lui gli vuole bene, a suo modo, e continuerà a volergliene anche quando le cose cambieranno… Esther Maurini