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Rassegna Stampa - RISATE AL 23° PIANO |
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21/04/2008 |
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Risate... |
Uno spettacolo degno di lode per sincerità, acutezza ed ironia. Un cast giovane e carismatico, capitanato da Claudio Insegno. Due ore e un quarto di divertimento assicurato. E’ proprio questo il genere di teatro che vorremmo sempre. La genuina, sarcastica intelligenza di personaggi che riescono (con comicità) a rappresentare spaccati veri del nostro tempo.
Sulla scena le problematiche dei 7 autori di una famosa trasmissione televisiva comica degli anni ‘50, accompagnati dall’entusiasmo di una divertentissima segretaria e dall’immancabile autorevole stravaganza del presentatore del programma.
La trama si sviluppa tra quotidiane cacce alla ricerca di battute sempre nuove e l’accanita volontà degli autori di trovare un successo certo, per lo spettacolo e per loro in prima persona. Ma cosa succede quando l’emittente televisiva decide che il target dello show non è più quello gradito dal pubblico? Cosa succede quando a dei professionisti viene chiesto di scegliere tra il successo e la fedeltà alle propria idee?
Diventare mercenari per una televisione che vuole pochi contenuti, o rinunciare allo studio, al programma e al lavoro di una vita per lasciare che lo faccia qualcun altro. Questo l’amletico dubbio che aleggia sulla scena, che divide i cuori dei personaggi, che rende profonde, ma sempre sarcastiche, le riflessioni presentate. Il tutto condito da divertenti trovate sceniche in una successione continua che si interrompe solo con l’inaspettato finale…
Fino al 4 maggio al Teatro Vittoria, “Risate al 23’piano” è consigliato a tutti coloro che dallo svago e il divertimento dato da una rappresentazione teatrale vogliono anche spunti giusti per riflessioni più profonde. Uno spettacolo da vedere e da vivere con coscienziosa autocritica, perché la realtà che vivono oggi il teatro e il mondo dello spettacolo tutto non sembra molto diversa da quella descritta sul palco.
di Eva Songini